impegno preciso del governo

 

In cambio di un impegno preciso del governo, l'Udc non presenterà l'emendamento sulla regolarizzazione

 

ROMA - Il gruppo dell' Udc del Senato ha deciso di congelare l'emendamento sulla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari e di avviare una trattativa con il governo su questo tema.

È quanto emerso dalla riunione dei senatori Udc di stamattina, riunione resa necessaria dalle differenti prese di posizione dei centristi emerse nei giorno scorsi.
All'incontro erano presenti anche i ministri Buttiglione e Giovanardi, e il presidente del Ccd, Follini.
Francesco D'Onofrio, capogruppo dell'Udc al Senato, ha avuto dai suoi senatori il mandato di trattare direttamente con il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini l'attuazione dell'accordo raggiunto alla Camera, che prevede un provvedimento di regolarizzazione per tutti gli extracomunitari che già lavorano nel nostro Paese.
La trattativa durerà fino a venerdì, termine ultimo per la presentazione di emendamenti.

La condizione imprescindibile posta dai centristi è che la nuova legge sull'immigrazione e il provvedimento di regolarizzazione diventino operativi contemporaneamente.
Infatti, se la legge entrasse in vigore prima della regolarizzazione, migliaia di lavoratori clandestini potrebbero essere espulsi, e i loro datori di lavoro correrebbero il rischio di essere perseguiti penalmente.
Si tratta, in altri termini, di evitare a tutti i costi un periodo di "vuoto normativo".

"E' esattamente di questo - ha spiegato il capogruppo D'Onofrio - che parlerò con Fini. Noi vogliamo sapere come sarà attuato l' accordo raggiunto alla Camera e come sarà evitato questo pericoloso vuoto normativo.
Il Governo, poi, può scegliere lo strumento migliore: si può pensare a un decreto legge, come a uno slittamento dell' entrata in vigore della legge Bossi-Fini.
Su questo non ci formalizziamo. L' importante è che sia data risposta alle nostre richieste".

Alla fine, quindi, l'Udc ha deciso di "fidarsi" dei suoi colleghi della maggioranza, prendendo per buone le promesse sulla regolarizzazione che avevano risolto l'empasse della discussione alla Camera.
"Noi vogliamo sapere - ha detto D'Onofrio - se l' accordo raggiunto era una cosa seria. Io ritengo di sì, e per questo ho detto di essere contrario alla ripresentazione di un emendamento sulla regolarizzazione: farlo avrebbe significato dire che non ci fidiamo del Governo.
Mi sembra più giusto, invece, confrontarsi direttamente con il vicepresidente del Consiglio per risolvere il problema dell' attuazione di quell' accordo".

Soddisfatto dell'esito della riunione anche il senatore Maurizio Eufemi.
Nei giorni scorsi aveva più volte espresso l'intenzione di ripresentare al Senato l'emendamento Tabacci, entrando in rotta di collisione anche con il suo capogruppo D'Onofrio.
Evidentemente dalla riunione di stamattina ha ottenuto garanzie sulla regolarizzazione tali da fargli escludere un'azione diretta sul ddl Bossi Fini.
"Sono assolutamente soddisfatto - ha detto Eufemi - perché a questo punto non c' è più un problema di emendamenti dell' Udc o di singoli senatori, ma c' è una questione politica, condivisa da tutti, posta al Governo da una forza della maggioranza. Una questione che dunque è ora oggetto di confronto ai massimi livelli di governo".