Impronte digitali agli stranieri: sė
della Camera
ROMA - Saranno rilevate le impronte digitali a tutti
gli stranieri extracomunitari che chiederanno un permesso di
soggiorno in Italia e a chi ne chiede il rinnovo: lo ha
stabilito l'assemblea della Camera approvando un emendamento
messo a punto dalla commissione Affari Costituzionali.
La norma sara' operativa dopo l'approvazione dell'intero
provvedimento Fini-Bossi sull'immigrazione, anche da parte del
Senato, che dovra' riesaminare il testo.
La maggioranza ha votato a favore dell'emendamento, mentre le
opposizioni si sono espresse contro.
Secondo Ulivo e Prc le impronte andrebbero prese a tutte le
persone non identificabili (per esempio a quanti sono privi di
documenti), mentre sarebbe ''discriminatorio'' rilevarle in base
al fatto di avere o meno la nazionalita' italiana.
''Cosi' dovremo rilevare le impronte chiedere anche ai cittadini
Usa o svizzeri con i documenti in regola'', ha sottolineato il
socialista Enrico Buemi.
''Creerete un incidente diplomatico internazionale'', ha
aggiunto il diessino Alberto Nigra. ''E' una norma di garanzia -
ha replicato la relatrice Isabella Bertolini - per gli stranieri
regolari, perche' assicura loro la certezza dell'identita'''. E
perche', ha aggiunto Landi di Chiavenna (An) spesso si e' data
ospitalita' a criminali con permessi di soggiorno contraffatti.
(ANSA)
(29 maggio 2002) |
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