L'ASSOCIAZIONE PINOY CLUB LOTTA CONTRO IL TRAFFICO DI UOMINI

Il ddl contro i trafficanti di uomini
Ecco
il testo approvato la scorsa settimana dal governo. Inasprimento delle pene e più tempo per le indagini

ROMA - Pubblichiamo il testo del disegno di legge approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri che inasprisce le pene contro i trafficanti di uomini e dà agli investigatori strumenti più forti per contrastare questo tipo di reato.

Il primo articolo fissa le sanzioni contro chi "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato, ovvero in altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente".

La pena base va da uno a cinque anni di reclusione (oltre a una multa di 15mila euro a clandestino), ma sale da un minimo di 5 a 15 anni di reclusione se ricorrono una o più aggravanti previste dal testo (come ad esempio il trattamento disumano, lo scopo di lucro, l'avviamento allo sfruttamento o alla prostituzione). Di fronte a "gravi indizi di colpevolezza", viene introdotto l'obbligo della custodia cautelare, prima previsto solo in flagranza di reato, mentre è cancellato l'obbligo a procedere per direttissima.

Secondo l'articolo 2, nel caso ricorrano le aggravanti scattano anche le misure cautelari riservate dal codice di procedura penale alla criminalità organizzata. Viene infatti allargata fino a due anni la durata delle indagini preliminari in modo da poter prolungare anche la custodia cautelare e dare tempo alle indagini che spesso prevedono al collaborazione anche con le autorità di altri Paesi. Il testo di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato (art. 3) e, come prevede il quarto e ultimo articolo, entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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Disegno di legge recante: "Disposizioni in materia di contrasto al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e modifiche al codice di procedura penale". (Approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 ottobre 2006)

(17 ottobre 2006)                                                   Elvio Pasca