DECRETO FLUSSI 2006 - AGGIORNAMENTO DEL 13 OTTOBRE 2006
“Decreto Flussi 2006 bis” in arrivo….
Ieri 12 Ottobre 2006 la commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato il testo del decreto integrativo di programmazione dei flussi di lavoratori immigrati per il 2006 (chiamato anche “schema Decreto Flussi 2006 bis”) che autorizza 350mila nuovi ingressi, grazie al quale potranno essere accettate le domande di nulla osta al lavoro non stagionale presentate entro il 21 luglio da imprese e famiglie.
La quota precedente di 170.000 persone si è infatti rivelata insoddisfacente.
Si apre quindi la possibilità di impiegare ulteriori 350.000 lavoratori extra-comunitari.
Per entrare effettivamente in vigore detto Decreto necessita ancora della firma definitiva desso del Presidente del Consiglio e, dopo il passaggio in Corte dei Conti, dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Da quanto risulta possibile comprendere, il nuovo provvedimento non dovrebbe comportare nuove presentazioni di domande e quindi nuove file davanti agli uffici delle Poste.
Si tratta di un provvedimento “sui generis”, che all’articolo 1 contiene la previsione in base alla quale “è ammessa un’ulteriore quota massima di 350.000 ingressi, concedibili sulla base delle domande di nulla osta al lavoro che, a seguito di verifica delle condizioni di ammissibilità, risultino regolarmente presentate dai datori di lavoro entro la data del 21 Luglio 2006”
Non è ancora disponibile invece il testo della Circolare che verrà emanata unitamente a detto Decreto e che meglio definirà le procedure e le modalità applicative di detto provvedimento, comprese le ripartizioni delle quote e eventuali precisazioni.
Non si tratta quindi di un nuovo Decreto Flussi con nuove presentazioni di domande e quindi nuove file davanti agli uffici delle Poste.
"Il decreto flussi del governo Berlusconi prevedeva 170 mila ingressi - ha spiegato il Ministro Paolo Ferrero - ma non aveva nulla a che vedere con la realtà, visto che sono pervenute dai datori di lavoro italiani 520 mila domande. Il nuovo decreto prende atto della realtà delle domande e colma questo gap di 350 mila richieste che altrimenti sarebbero rimaste inevase".
E previsto per mercoledì prossimo 11 Ottobre il parere della Commissione Affari Costituzionali del Senato quindi il provvedimento tornerà alla Presidenza del Consiglio per essere finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale, in data ancora non prevedibile.
Il Governo ha deciso di avvalersi della possibilità – prevista dal Testo unico in materia di immigrazione e previa acquisizione dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari - di riaprire le quote dei flussi d´ingresso per lavoratori extra-comunitari per l´anno 2006, allo scopo di soddisfare le domande presentate dai datori di lavoro per l´impiego di cittadini extra-comunitari.
Secondo quanto previsto dalla legge, nell´ambito di questo contingente verrà data una preferenza ai Paesi con i quali l´Italia ha concluso accordi in materia di immigrazione. Non saranno accettate domande successive alla data indicata (ossia 21 luglio 2006).
…e dubbi sul futuro Decreto Flussi 2007…
“Paolo Ferrero, ministro della Solidarietà sociale, fa il punto della situazione immigrazione in Italia. «Non saremo in grado di fare un decreto flussi nel 2007 perché sarebbe difficile da gestire con l'accavallamento di quello del 2006. Anche per questo - conclude il ministro - bisogna porsi il problema di modificare la Bossi Fini in tempi rapidi». Una legge che, secondo il ministro, impedisce «l'incontro tra domanda e offerta». Un mancato incontro che porta a fenomeni di sfruttamento.“ (da notizia pubblicata su Il Sole 24 Ore del 21 Settembre 2006, pagina 18).
Un problema generale che si sta facendo intanto sentire è dato dai lunghi tempi di attesa per le risposte alle domande presentate a partire dal 14 marzo 2006. Il Ministro Paolo Ferrero ipotizza la conclusione di tutte le pratiche per fine primavera 2007, e intanto si sta disponendo l’impiego di ulteriore personale negli Sportelli Unici Immigrazioni per velocizzare i tempi per le istruttorie delle pratiche.
Al momento risultano perfezionate solo le pratiche di nulla osta al lavoro stagionale e in alcune Province le pratiche di conversione, mentre solo in alcuni Sportelli Unici Immigrazione di alcune province si cominciano a fare le primissime convocazioni per le pratiche di nulla osta al lavoro a tempo determinato o indeterminato per nuovi ingressi, senza poter prevedere con precisione quando verranno perfezionate tutte le pratiche, e quando ci potranno essere effettivamente gli ingressi dei lavoratori stranieri (v. più sotto per le indicazioni in merito alle procedure), specie se vi sarà l’ampliamento delle quote con l’annunciato “Decreto Flussi bis”.
Il problema degli irregolari
Per il momento si è poi confermata la necessità, per chi è già qui in Italia in posizione irregolare e che ottiene il nulla osta al lavoro a seguito di richiesta regolare, di ottenere il visto presso l’Ambasciata italiana competente, con il problema di dovere uscire altrettanto irregolarmente dal territorio italiano, rischiando sempre l’espulsione, per poi fare un re-ingresso in Italia nei termini di legge. Questo perché, come si è già ricordato in altre occasioni, “Il decreto non sarà una sanatoria perché prende in considerazione le domande regolari". (Fonte: ANSA 14 Giugno 2006).
“La legge Bossi Fini presuppone che le domande siano state presentate con i lavoratori interessati all'estero. Dunque finché vige, e se non verranno accertate irregolarità nelle domande, anche il nuovo decreto deve presumerlo. È evidente invece che sui clandestini si continuano ad applicare le norme vigenti.” (da chiarimenti del Ministero dell'Interno pubblicati su Il Sole 24 Ore)
Potrebbe essere diversa la situazione per i romeni e bulgari dal 1° Gennaio 2007, in quanto diventeranno neocomunitari e pertanto non potranno più essere espulsi e non avranno più necessità di avere un visto di ingresso per essere autorizzati a soggiornare e lavorare in Italia, ma probabilmente della sola autorizzazione-nulla osta al lavoro, e questo forse potrà valere dal 1° Gennaio 2007 anche con i nulla osta al lavoro legati rilasciati con i Decreti Flussi 2006.
Per i neocomunitari invece non vi saranno Decreti Flussi
Per i neocomunitari invece non vi saranno “Decreti Flussi bis”, anzi non vi saranno in seguito Decreti Flussi: Il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno ha formalmente riferito che, in data 27 luglio 2006, il Governo italiano ha comunicato alla Commissione Europea la rinuncia ad avvalersi del regime transitorio riguardante l’accesso nel nostro Paese dei lavoratori subordinati dei seguenti otto Stati membri dell’Unione Europea di nuova adesione: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Nei confronti dei cittadini di tali Paesi cessano, pertanto, di avere vigore le restrizioni previste dal DPCM 14 febbraio 2006 pubblicato sulla G.U. N. 51 del 2 marzo 2006 riguardante i flussi d’ingresso dei lavoratori neocomunitari per l’anno 2006. Con tale decisione si dovrebbe pertanto superare il sistema dei decreti flussi dedicati ai neocomunitari per l’accesso al lavoro subordinato, ma non si sa ancora il sistema che verrà adottato eventualmente l’anno prossimo, quando anche Romania e Bulgaria dovrebbero entrare nell'Unione Europea.
SCARICA GLI ALLEGATI:
- sintesi della riunione della Commissione affari Costituzionali del Senato che ha approvato lo “schema Decreto Flussi 2006 bis”
- testo del decreto integrativo di programmazione dei flussi di lavoratori immigrati per il 2006